La battaglia di Canne

by Ing. Giuseppe De Marco

GLI INDIZI DELLE FONTI LETTERARIE E STORICHE

La rocca di Canne - Definizione

 

Polibio III, 107: I due eserciti rimasero accampati l'uno di fronte all'altro per tutto l'inverno e la primavera seguente: già la buona stagione permetteva di vettovagliarsi con i prodotti dell'annata, quando Annibale mosse con le sue truppe dal campo presso Gerunio. Giudicando vantaggioso costringere i nemici a combattere a ogni costo, si impadronì della rocca della città di nome Canne. In questa i Romani avevano raccolto il grano e gli altri vettovagliamenti dal territorio di Canusio, e da qui li portavano nell'accampamento di mano in mano che se ne presentava il bisogno. La città veramente era già stata distrutta in precedenza, ma la conquista da parte dei Cartaginesi della rocca e delle vettovaglie produsse fra i Romani non piccolo turbamento: in seguito a quella occupazione, essi si trovarono in difficoltà non solo per i rifornimenti, ma anche perché la rocca di Canne si trovava in posizione vantaggiosa rispetto a tutto il territorio circostante.

Tito Livio XXII, XLIII: ... onde per quasi unanime deliberazione partirono, incalzati dal Fato, a rendere famosa Canne per la sconfitta romana. Presso questo borgo aveva Annibale posto il campo, ...

Appiano VII,XVII: I Romani....cavarono in tanto dispetto quattr'altre legioni da Roma contro di Annibale, intimando da ogni parte le truppe degli alleati per la Puglia. Elessero poi i consoli Emilio Paolo per la fama sua militare avendo fatta la guerra contro gl'Illirj, e Terenzio Varrone pel favore del popolo.........Or questi ricevuta la milizia la quale era nella Puglia, avendo in tutto settantamila a piede, e sei mila a cavallo, misero il campo intorno di un villaggio Canne denominato; ed Annibale il campo suo pose a dirimpetto di essi.

Appiano VII,XXIV: ....altri (ed eran due mila) direttisi al villaggio di Canne,....

Silio Italico VIII,622: Appena giunsero a Canne, ai resti dell'antica città, piantarono sugli sciagurati valli le infauste insegne.

Tito Livio XXII, XLIX: Allora fù una fuga generale e sfrenata. Sette mila uomini ripararono nel campo minore, dieci nel maggiore, due circa nel vicino borgo di Canne, ma questi, non essendo il borgo punto fortificato, furono subito accerchiati dai cavalieri di Cartalone.

Canne è una città, un villaggio, un'antica città o un borgo che si identifica morfologicamente in una rocca che occupa una posizione geografica favorevole rispetto a tutto il territorio circostante.

La rocca è per sua natura un'entità morfologica molto netta; infatti, è definita come una cima isolata di un monte dotato di pareti a forte pendenza e recante alla sua sommità una breve spianata. Quando la cima risulta fortificata da mura o da palizzate allora la cima è definita una roccaforte. Per quanto asserito da Livio ("non essendo il borgo punto fortificato") la rocca di Canne non risulta essere una roccaforte.

La definizione di rocca comporta automaticamente la sua appartenenza alla linea spartiacque o displuviale che separa due bacini idrografici, ossia la linea che separa lo scolo delle acque di pioggia. Ciò significa che una rocca è rilevabile facilmente dal profilo (proiezione della sezione verticale) effettuato lungo la linea spartiacque. Il problema dell'ubicazione di una rocca si semplifica notevolmente perché la ricerca può essere effettuata soltanto su tali linee anziché sull'intero piano di appartenenza. In sostanza, una volta delimitata la regione di appartenenza di una rocca, anche in maniera grossolana e per eccesso, è sufficiente esaminare tutti i profili delle linee spartiacque della regione di appartenenza. Su questi profili si possono poi individuare le cime isolate e in funzione della pendenza delle pareti stabilire quelle che possono essere definite rocche. Il procedimento di ricerca delle cime isolate può essere effettuato in maniera ancora più semplice se si dispone di una carta a curve di livello. In questo caso basta isolare le zone che abbiano curve di livello chiuse.

In conclusione, una rocca deve necessariamente rispettare una delle seguenti forme geometriche, che derivano esclusivamente dalla definizione stessa di rocca:

1) le forme elementari di un tronco di cono o di una piramide a base poligonale, nei casi ideali:

2) una composizione variamente assortita delle forme elementari o forme complesse, nei casi reali:

 

Di esempi reali di rocca ne esistono moltissimi. Tipico è quello della rocca di Monselice o della rocca Maggiore, rappresentate nelle due figure seguenti:

Rocca di Monselice - Veneto

Rocca Maggiore - Umbria

 

La rocca di Canne deve necessariamente, per definizione, rispettare le forme illustrate.